Sondaggio Ipr Marketing, è giusto equiparare le unioni civili ai matrimoni?

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Il Sondaggio Ipr Marketing su unioni civili e matrimoni è stato presentato nel corso di una delle ultime puntate di Porta a Porta.

In particolare, al campione di italiani interpellato dall’istituto indipendente specializzato in ricerche e analisi di mercato, è stato chiesto se sia giusto equiparare le unioni civili ai matrimoni tradizionali.

Gli italiani, che hanno fatto parte del campione di studio, accomunano molto più facilmente l’unione civile al matrimonio se la coppia è etero, i no, invece, prevalgono quando la coppia è gay.

In dettaglio. Per la coppia etero i Sì arrivano al 52%, con il 43% di No ed il 5% di non so. La forbice si allarga a favore dei no quando la coppia è gay. In questo caso, solo per il 23% degli italiani è giusto equiparare unioni civili e matrimoni, i no arrivano al 67% ed i non so al 10%.

La differenza si evince anche quando il campione è stato ascoltato in merito ad alcuni istituti appartenenti alla famiglia tradizionale e che potrebbero essere trasferiti alle unioni civili.

Lo scarto più ampio si può notare rispetto alle adozioni dei bambini. I sì arrivano al 53% per le coppie etero, crollano al 15% se la coppia è gay.
Segnali sociali evidenti che mostrano quanto l’istituto della famiglia sia ancora ancorato alle tradizioni.

Le percentuali del sondaggio IPR Marketing si riferiscono, rispettivamente, ai Sì per le coppie etero ed ai Sì per le coppie gay:

Partner riconosciuto in caso di ricovero: 80%, 70% Eredi Naturali pro quota: 73%, 51%
Reversibilità per la pensione del convivente: 60%, 35%
Mantenimento in caso di separazione: 55%, 40%
Unioni civili come coppie sposate per le agevolazioni: 55%, 28%
Adozione dei bambini: 53%, 15%

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