Prima di tutto, cosa è il mercato mobiliare? È un mercato (un posto dove si incontra la domanda con l’offerta) nel quale vengono quotati dei beni mobili, ovvero dei beni che possono “muoversi”, “spostarsi”.
Da non confondere con i beni immobili (le case e gli altri immobili), ovvero dei beni che non possono “muoversi”, “spostarsi”. In genere il valore dei beni mobili varia nel tempo in maniera abbastanza sostanziosa, mentre quello dei beni immobili è più costante (sebbene negli ultimi anni gli immobili si siano rivalutati parecchio).
Pensa al mercato dove hai fatto la spesa l’ultima volta. Ci sono i prodotti (l’offerta) e i clienti (la domanda). Il mercato è il posto che permette l’incontro tra domanda e offerta. Nulla di nuovo quindi, come vedi sono concetti semplicissimi.
Abbiamo anche detto che i beni del mercato vengono quotati; significa semplicemente che si assegna un prezzo al bene, e questo prezzo può variare di minuto in minuto, di giorno in giorno, di anno in anno.
Un altro concetto semplicissimo, ogni volta che fai laCome vedi non è così arduo come potrebbe sembrare; investire in borsa è come fare la spesa al mercato. Non pensare che il mondo della finanza sia complicato, difficile da decifrare se non hai una Laurea in Economia.
La borsa è molto semplice se non la si complica con paroloni e concetti astratti. E credimi, ho amici laureati in Economia che di operatività in borsa ne sanno molto meno di quanto ne saprai tu leggendo i post di questo nuovo Blog.
Magari conoscono gli aspetti teorici, le leggi della domanda e offerta, ma quando si tratta di informazioni pratiche entrano in crisi. Torniamo al mercato. Non ne esiste solo uno. C’è il mercato del pesce, della carne, del vino e così via.
Allo stesso modo in borsa ci sono tanti mercati, e in ognuno viene quotato un bene diverso. Sicuramente conoscerai le azioni, l’investimento mobiliare per eccellenza, ma queste non sono gli unici beni che vengono scambiati. Ecco quelli che devi conoscere:
- · Azioni;
- · Indici;
- · Valute (Forex);
- · Materie Prime (Commodities)
Vi avevamo già spiegato cosa sono azioni, indici, forex e materie prime.
Punti di indice e Pip del forex
Azioni, indici, forex e materie prime essendo quotati avranno un grafico che descrive l’andamento nel tempo dei loro prezzi. Per cui per ognuno di questi beni vedremo un grafico, e grazie a questo potremo capire se il prezzo scenderà o salirà. La cosa bella è che i grafici sono tutti molto simili, e su tutti valgono le stesse regole per investire. Non importa se stiamo guardando il grafico del petrolio o dell’indice giapponese; sarà l’Analisi Tecnica a dirci se quel bene andrà su o giù. Questo è un ottimo vantaggio perché si può operare sempre nello stesso modo. Le regole sono universali e funzionano in ogni mercato. A volte il prezzo sale, a volte scende e a volte sta un po’ fermo. Ma si opera sempre allo stesso modo.
Una volta che impari a investire in un mercato puoi investire su qualsiasi mercato al mondo.
Un altro aspetto fondamentale riguarda il modo in cui un bene viene quotato, la sua unità di misura. Abbiamo già detto delle azioni; gli indici e le materie prime invece sono quotati in punti, mentre le valute del Forex in pip.Il concetto è sempre lo stesso. Quando un bene è quotato in punti, ogni punto ha un determinato valore in dollari o in euro o in un’altra valuta. Se ad esempio un indice vale 10.000 punti, e ogni punto vale 10 euro, non appena il prezzo passa da 10.000 a 10.001 punti avrò guadagnato 10 euro. Così se aumenta di 5 punti guadagnerò 50 euro e così via.
Stesso discorso per quanto riguarda il pip, ovvero la penultima cifra decimale del prezzo di un cross valutario. Supponiamo che l’EUR/USD valga 1,45340; il pip è il valore evidenziato in grassetto. Se in seguito l’EUR/USD sale a 1,45380 ho guadagnato 4 pips. Il valore 1,4538 significa ovviamente che 1 euro vale 1,4538 dollari.
Quando la Borsa scende, si perde?
I mercati scendono e salgono, questo è vero. E in generale è anche vero che nei periodi di crisi la borsa spesso crolla. Ma questo non significa che si debba perdere; è possibile guadagnare anche quando i prezzi scendono, non solo quando salgono (come molti credono). Basta investire al ribasso (anziché al rialzo).
In pratica se penso che un mercato stia per scendere, mi basta “andare short” (poi vediamo cosa significa) e se il mercato scende come previsto guadagno dei soldi. Questo è possibile grazie allo Short Selling, ovvero “vendere allo scoperto”.
Se non hai mai sentito parlare di vendita allo scoperto all’inizio potrà sembrarti un concetto difficile, ma capirai tutto al primo esempio dato che in realtà è veramente molto semplice.
L’investimento base della borsa è comprare, “andare long”, compro un qualcosa a un prezzo e se il prezzo sale guadagno la differenza. Se invece il prezzo scende perdo la differenza. Ma come si può guadagnare se il prezzo scende? Facile: basta vendere un titolo senza averlo, per poi comprarlo quando si chiude l’operazione.
Da qui l’idea di vendita allo scoperto, vendo un qualcosa che non ho. Stiamo parlando esattamente del processo inverso del classico comprare. In quel caso compro e chiudo l’operazione vendendo. Con lo short selling invece prima vendo e poi compro per chiudere l’operazione.
Se ancora non ti è chiaro facciamo subito un esempio:
Un’azione è quotata 10 €; penso che debba scendere così vendo allo scoperto 1.000 di queste azioni. Le vendo senza averle, c’è qualcuno che me le presta momentaneamente, e subito incasso il valore di vendita ovvero 10.000 € (10 € x 1.000 azioni). Ovviamente non è finita qui, per chiudere l’operazione devo comprare quello che avevo venduto in precedenza. Se il prezzo effettivamente scende e arriva a 9 € compro spendendo 9.000 € e chiudo l’operazione. Avevo incassato 10.000 €, ne hospeso ora 9.000 €… il guadagno dell’operazione è ovviamente 1.000 €, proprio come se avessi comprato al contrario! Allo stesso modo è evidente che se il prezzo fosse salito avrei perso, proprio perché ho investito al ribasso e non al rialzo. Se avessi investito al rialzo (investimento classico) e il prezzo fosse salito allora avrei guadagnato.
Ovviamente quando parlo di queste cifre è inteso che opero in leva. Se compro 9.000 € di azioni in realtà investo molto meno (qualche centinaia di euro massimo); è la banca che prestandomi dei soldi mi fa alzare l’equivalente di 9.000 € sul mercato .
Quindi:
- Investimento al rialzo (long) -> compro e poi vendo;
- Investimento al ribasso (short) -> vendo e poi compro.