
Il sogno americano, seppur tra alti e bassi, non è mai tramontato. Tanti ancora oggi sono infatti i giovani e meno giovani che desiderano iniziare una nuova vita oltreoceano ma gli States, grazie a leggi rigidissime e iter interminabili, risultano uno dei paesi in cui risulta più difficile poter emigrare. Di seguito allora, alcune info utili, (per chi vuole muovere i primi passi verso il nuovo continente) su cosa fare per potersi proporre al mondo del lavoro negli States.
Andare a vivere negli States implica la ricerca di una fonte di guadagno, un lavoro per poter restare. Per chi cerca lavoro quindi, la prima cosa da fare è provvedere alla traduzione del curriculum in inglese e conoscere, secondariamente, alcune differenze sulla redazione di un curriculum tra le proposte europee e quella americana.
Il CV per il mercato Usa deve essere accompagnato da una lettera di presentazione ufficiale che vada a presentare agli addetti alla valutazione le aspirazioni del candidato e come, secondo il suo personale parere, le sue competenze siano in sintonia con la mission e gli obiettivi dell’azienda a cui si fa domanda di assunzione.
Una differenza sostanziale tra i cv europei e americani è l’omissione, in quest’ultimo, di info come data di nascita e fotografia del candidato. Il motivo sarebbe legato, per le aziende, ad evitare querele di natura discriminatoria e basare la valutazione del curricula esclusivamente sulla base dei contenuti ai fini lavorativi e non sull’età del candidato o sulla base delle sue caratteristiche fisiche.
Importante inserire, ai fini dell’assunzione, info sul possesso di visto, permesso di lavoro o residenza/cittadinanza americana. Negli U.s.a. infatti, sempre all’interno delle leggi rigidissime, ve ne sono alcune che regolano le assunzioni dei non statunitensi, rendendo ben lunghe e costose le procedure per le assunzioni dei cittadini non americani.
Regola universale che include quindi anche la presentazione del curriculum in America è il limitarsi alla redazione dello stesso ad un massimo di tre pagine. Lunghezza, si convenzionale, ma perfetta per l’inserimento di ogni info fondamentale ai fini dell’assunzione.
Poi ovviamente non dimentichiamo le regole generali: un’impaginazione chiara e pulita, un font professionale e l’assoluta mancanza di errori e refusi nel testo.