Di notizie di casi di doping nello sport ne sentiamo, specialmente negli ultimi tempi, tante ma probabilmente quella di Giorgio Maria Bortolozzi ha più impressionato per via della sua età: un tesserato di ben 79 anni risultato in questi giorni positivo al ‘Dhea’.
Il “Dhea” è solo uno dei tanti farmaci in commercio, sia nei negozi fisici che in quelli online come ad esempio il sito eu.basicstero.info che vende una serie di prodotti di settore anche quelli della Bayer Schering Pharma.
Giorgio è un pluricampione con i suoi 3 titoli mondiali e sono diverse le persone nel mondo che si stanno chiedendo se effettivamente a 79 anni può essere interessante e salutare affrontare una gara di atletica.
Putroppo non ci voleva proprio questa faccenda per l’atleta che entra di diritto nella tavola rotonda in concomitanza con altri atleti che hanno macchiato la propria carriera con il doping sportivo.
Già in precedenza altri atleti come Justin Gatlin e LaShawn Merritt erano risultati positivi al “Dhea” la stessa sostanza usata da Giorgio.
Il farmaco non è altro che un precursore del testosterone, in realtà molto usato fino a qualche anna fa ed oggi sempre meno usato. Diciamo che è un farmaco vecchio.
Perchè usare questo prodotto? La risposta è pressocchè banale in quanto il farmaco permette di aumentare la forza fisica di chi ne fa uso e riesce a fargli migliorare e aumentare la resistenza fisica diminuendo la fatica.
Va anche detto che in piccole dosi il testosterone, per via cutanea, viene anche usato in medicina, in particolare in America, per curare i pazienti che lamentano problemi di stanchezza, affaticamento e depressione.
Al di là del motivo per cui se ne fa uso la disciplina sportiva è chiara e non si può fare uso di queste sostanze in quanto, tramite un semplice controllo di urina, si risulta subito positivi.
La positività, in ambito sportivo agonistico, fa scattare subito la sospensione dell’atleta e se conferma dalle controanalisi seguo successivamente la fase di squalifica vera e propria che può anche arrivare ad anni di esclusione.
Anche per il caso di Bortolozzi occorre attendere le contro analisi per capire se si è trattato di un errore oppure no.