Con l’acronimo HACCP (Hazard Analysis and Critical Control Points) si intende un sistema di controlli e misure diretti ad ottenere e mantenere un adeguato livello di igiene e sicurezza nel settore alimentare.
Un insieme di azioni e norme che devono essere seguite e rispettate da tutti quei soggetti che lavorano in questo ambito assai delicato ed importante, quindi a partire dalle società fino ai singoli operatori, siano essi baristi, pasticceri od anche autotrasportatori.
Considerando l’importanza della conoscenza di tali norme e misure, esistono ormai diverse imprese nel settore della sicurezza sul lavoro Roma e ovunque, come può essere nella Capitale la US Group, che forniscono consulenza e servizi per tutto ciò che concerne anche la sicurezza alimentare e il rispetto delle misure HACCP.
In questo sistema esistono dei punti fondamentali, racchiusi in sette princìpi, che devono essere applicati dalle aziende alimentari, diretti in pratica alla salvaguardia di colui che consuma un alimento.
Principio 1 – Individuazione e analisi dei pericoli: serve a prevedere eventuali pericoli riguardo la produzione di un alimento, dalla sua creazione fino al consumo, grazie a diversi controlli. A cui si associa la valutazione della gravità e del tipo di danni che un consumatore può subire;
Principio 2 – Individuazione dei CCP (punti di controllo critici): questi non sono altro che una fase, un punto o una procedura in cui è necessario effettuare un controllo per eliminare, prevenire o limitare al massimo un pericolo. Nel caso di una fase, questa non è altro che uno stadio preciso della produzione o manipolazione di un alimento;
Principio 3 – Definizione dei limiti critici: in pratica stabilire limiti da non oltrepassare, affinché un CCP sia rispettato ed osservato. Per limite critico si intende un valore o parametro che determini la sicurezza di un alimento o prodotto e derivano da leggi o dalle buone pratiche nella lavorazione alimentare;
Principio 4 – Definizione delle procedure di monitoraggio: attuazione di un insieme di azioni e misure per mantenere e non far oltrepassare ai CCP i suddetti limiti critici. Il monitoraggio prevede diversi tipi di controlli: da quelli dei fornitori a quelli inerenti le modalità di conservazione dei prodotti, passando per le condizioni igieniche;
Principio 5 – Definizione e pianificazione di azioni correttive: prevedere le misure da applicare nel caso in cui un CCP abbia oltrepassato i limiti critici e sia fuori controllo. Tra le azioni previste, vi sono anche la correzione della causa da cui è derivato il problema e il miglioramento delle misure di prevenzione;
Principio 6 – Definizione delle procedure di verifica: individuare misure che permettano di controllare che il sistema HACCP sia applicato in maniera efficace. Tale sistema comunque non è rigido, ma flessibile ed aperto ad eventuali cambiamenti o integrazioni;
Principio 7 – Definizione delle procedure di registrazione: predisposizione di documenti o registri che dimostrino l’osservanza delle azioni o misure finora indicate e previste.