Eleggere il proprio Content Management System, quando si organizza un sito, non è faccenda da poco. Ecco una breve guida per orientarsi meglio.
Quando si parla di installazione di siti web secondo Giga.it c’è un aspetto che non va assolutamente trascurato: la scelta del CMS, ossia il Content Management System, vale a dire quel programma che permette una gestione più agevole dei dati già presenti e di quelli da inserire.
Una maniera pratica e alquanto semplice per creare e aggiornare la vostra “finestra” su Internet. Ci sono tante opzioni a tal proposito. Di seguito proviamo quantomeno a illustrarvi le caratteristiche delle principali.
WordPress, il più famoso
Se puntate a costruire il vostro blog da cima a fondo, WordPress offre diverse soluzioni efficaci, anche perché è provvisto di un’area apposita per amministrare autonomamente i contenuti, anche per categorie (il che semplifica le operazioni).
Fra le numerose frecce al suo arco, la possibilità di ampliare le funzioni a disposizione attraverso l’uso di plugin e la conveniente opportunità di compilare pagine e documenti attraverso template.
Per quanto riguarda gli “addobbi”, ce ne sono a migliaia: basta armarsi di pazienza e decidere qual è il più adatto alle proprie esigenze. In più, il fatto che gli URL continuino a essere reperibili facilita le indicizzazioni (in questo aiutano pure i meta-tag).
E ancora: utilizzo dei comodi sistemi automatici Pingback e Trackback, visualizzazione e formattazione degli articoli mediante WYSIWYG (What You See Is What You Get), un supporto che dà accesso a più persone per inserire i propri post e realizza qualche pagina “statica”.
Sul piano dei monitoraggi, per i visitatori c’è un log e quelli poco graditi possono essere bloccati.
Joomla!, il temibile avversario
Fra le varie alternative, Joomla! si sta affermando sempre di più nel campo dei CMS richiesti per l’installazione di siti web.
Grazie alle funzionalità delle sue aree amministrative, consente di allestire un portale completo (e, in particolare, un blog), servendosi di uno dei 25 sfondi grafici a disposizione, una rosa che potenzia ulteriormente le facoltà di personalizzazione di cui questo marchio si vanta. È dotato di caching, un server che migliora le prestazioni, e di feeding RSS, che veicola lo scambio di informazioni.
Potete esportare le pagine in PDF, oppure stamparle; inoltre, avrete modo di effettuare dei sondaggi, se vi interessa.
OsCommerce, per vendere meglio
Se il vostro scopo è quello di mettere su una vera e propria bottega virtuale, OsCommerce si addice maggiormente ai vostri bisogni. L’ideale per gestire ordini e clienti e usare strumenti come il “carrello per la spesa” (permanente o temporaneo) e i cataloghi (dove il numero di prodotti e categorie da organizzare è senza limiti).
La piattaforma offre un supporto in più lingue e l’upload telematico delle immagini da abbinare agli articoli. Non è un ostacolo il pagamento – tramite qualsiasi tipo di carta – in valuta straniera (e le spese di spedizione e le tasse possono essere applicate secondo la collocazione geografica), né ci sono problemi per avviare un restore o un backup della banca dati.
Drupal, per i professionisti
Se siete un po’ più smaliziati in campo informatico, Drupal si candida a essere il vostro CMS. Predilige un approccio modulare, ed è meglio avere una buona esperienza con strutture più semplici prima di approcciarlo, sì da non incontrare difficoltà quando vi troverete ad aggiungere, ritoccare, selezionare, ordinare i contenuti e gli eventuali commenti.
Con questo management system riuscirete a promuovere forum, inchieste, ricerche, statistiche, identificare le tipologie di utenti. Inoltre questi ultimi potranno comunicare fra loro e con gli amministratori e innescare perfino progetti collettivi.
Ideare dei menu stratificati in base alla navigazione non comporterà alcun impegno, parimenti all’introduzione di modifiche già preparate. Anche qui sono contemplati vantaggi come il multilinguismo dell’interfaccia e l’agile feeding RSS (che fa “dialogare” addirittura con altri websites).
Come se non bastasse, visitatori e gruppi sono velocemente registrabili, con tanto di permessi; analogamente, a partire da indirizzi IP, e-mail o nomi, qualcuno è bloccabile. Per ridurre la mole di lavoro ecco il caching e il throttling, che interviene per evitare surriscaldamenti, mentre per la sicurezza esistono i filtri.
phpBB, per gli esigenti
Nel caso in cui puntiate a risultati rimarchevoli ma meno settoriali, dovete considerare phpBB, che è adatto soprattutto ai forum (e agli illimitati sotto-forum) di un certo livello, proposti in molti comparti.
L’amministrazione è automatica, la grafica variabile a seconda dei gusti (le possibilità sono 15, ma si possono scaricare centinaia e centinaia di temi in più).
Fra le dotazioni, la coda di moderazione (per regolare spam e simili), l’accessorio Friends and Foes (che per l’appunto distingue gli “amici” dai “nemici”, peraltro temporaneamente “bandibili”), topics (eliminabili anche da chi li mette), notazioni, avvisi e post segnalabili e richiamabili, visibilità delle bozze, flessibilità delle licenze.