In un mondo in cui non si riesce più a fare a meno di internet, avere una connessione veloce per poter navigare in autonomia e libertà è importante per tutti.
La fibra ottica, ormai offerta da quasi tutti i gestori che hanno iniziato il loro cammino telematico con la semplice adsl, propongono tariffe economicamente vantaggiose per sfruttare al massimo la banda larga e la relativa velocità elevata.
Fastweb e Sky insieme per fornire un’offerta adsl imbattibile
L’unione fa la forza, e Fastweb e Sky hanno fatto propria questa filosofia, creando una partnership con la quale si pongono l’obiettivo di offrire ai clienti internet ad alta velocità, per navigare e giocare online sfruttando una tecnologia di connessione estremamente all’avanguardia, e intrattenimento tv a prezzi vantaggiosi e decisamente competitivi.
Le origini dell’adsl: un cammino lungo 15 anni
L’adsl ha fatto la sua comparsa nelle case degli italiani nel gennaio del 2000 con offerte che proponevano internet ad alta velocità per le abitazioni e per le piccole o medie aziende.
Quando si parla di adsl si fa riferimento alle tecnologie DSL (Digital Subscriber Line), a cui è stata anteposta la lettera “A” di “Asymmetrical”, in riferimento alla lunghezza di banda asimmetrica, appunto.
In altre parole, l’adsl consente ai clienti di usare la rete telefonica digitalmente, collegandosi a internet.
Il vantaggio che ha permesso la diffusione a macchia d’olio del sistema è stato quello di non essere costretti a installare nuovi cavi, poichè l’adsl sfrutta lo stesso impianto del telefono.
L’adsl: un sistema “appeso a un filo” di rame
Tutto comincia con l’utilizzo del doppino di rame, il filo telefonico che inizialmente veniva utilizzato soltanto per trasmettere la voce umana e, dagli anni Sessanta, è diventato veicolo di ulteriori informazioni, se opportunamente digitalizzate.
Il sistema si basa sullo sfruttamento di frequenze che potevano viaggiare lungo il doppino pur non appartenendo a quelle della voce umana.
Dai primi modem adsl alla tecnologia attuale
Agli inizi della diffusione del servizio adsl i modem riuscivano a inviare lungo i doppini frequenze diverse a seconda del valore dell’informazione binaria da trasmettere, il bit. A questo rispondeva un altro model, con una trasmissione di frequenza diversa.
La differenza tonale permetteva la trasmissione di informazioni in maniera continua e contemporanea.
Con lo sviluppo tecnologico nel campo delle telecomunicazioni la quantità di frequenze da poter essere trasmesse è aumentata fino a costituire le bande di frequenza, distribuite tra le due diverse attività svolte dalla connessione: l’invio di dati, upload, e la loro ricezione, download.
La velocità che cambia: adsl sempre più veloci
La velocità di trasmissione degli anni Sessanta di 300 bps risulta decisamente irrisoria al giorno d’oggi, quando, passando per i 56 kbps del 1998 e gli 8 Mbps, i valori di riferimento hanno toccato la soglia compresa tra i 14 e i 24 Mbps.
Questi due valori indicano la velocità minima e massima garantita per quella determinata connessione adsl. La velocità minima rappresenta la velocità minima di trasmissione che, in fase di offerta, il gestore deve assicurare al cliente.
La massima, invece, indica la velocità limite con la quale può avvenire lo scambio di dati tra dispositivi. La velocità è sempre influenzata dalla distanza della centrale telefonica, oltre che dagli ostacoli incontrati dal segnale.
Fonte: Sky Adsl